Una piccola e seducente medusina formato bajour: ecco la deliziosa trovata dell’azienda AVMAZZEGA per una graziosa lampada da tavolo!
Ispirata, evidentemente, al mondo acquatico, la medusa viene trasformata in delicatissimo paralume.
Dal cappello partono le linee sinuose del suo corpicino, realizzato con un materiale di prestigio: il vetro di Murano.

La luce calda della lampada da tavolo Medusa rendere ancora più “elettrizzanti”le lunghe serate invernali da trascorrere in compagnia di un buon libro.
AV MAZZEGA MURANO l’arte del vetro di murano…
Il vetro è fatto di sabbie, ossidi, polveri: sostanze semplici che acquistano carattere e dignità nella fornace nell’ostinato desiderio di
bellezza dell’uomo. Da più di cinquant’anni AVMazzega trasforma in oggetti e luce le materie più elementari,riunendo terra, fuoco e acqua nella felice sintesi lagunare dell’isola di Murano. AVMazzega oggi presenta una capacità produttiva articolata in sei linee principali, in un contesto organizzativo agile e versatile : la perfetta conoscenza dei materiali permette la realizzazione in
Molto originale è anche la proposta da tavolo di P&V Lighting. Proprio come si racconta nel suo profilo, i prodotti di “PV Lighting Appoggiano, galleggiano, pendono. Appese: disarticolano lo spazio. Bucano il buio facendo luce. Illuminano.
Germinano diverse da materiali sempre identici. Metallo. Ceramica. Cristallo pregiato. Oro e argento in foglia. Legno. Tessuto. In continua variazione. “terna di ogni componente in vetro, a garanzia dell’esclusiva origine veneziana.
Originalissima la nostra BOL 01 per il concept che la definisce:”
Esistono i portaoggetti. Ora esiste anche un porta-luce. Lo scopo è quello di “riattivare i sensi” di essere “font
Si tratta di una ceramica smaltata a cui si collega una rete in metacrilato. Il corpo di luce è inoltre impreziosito dalla presenza di cristalli all’interno della lampada-contenitore.e di energia e rigeneratore dello spirito.” Questa lampada da terra o da tavolo circolare, è un opera in ceramica di qualità lavorata da Bosa a Borso del Grappa.
Interessante è come si propone l’azienda, nel suo
profilo. Definisce le sue creazioni delle “Serpentine metalliche che sfidano la forza di gravità. Filiformi tentacoli insinuano attimi di luce nel buio. Come bachi da seta oscillano dall’alto creando aloni di luce. E di luce si tratta. Diffusa, implosa, trattenuta al termine di forme longitudinali, radente muro, esplosa. Parliamo di multiformi creature disegnate per illuminare, per funzionare autonome in spazi che le accolgano. Vibrano nel vuoto che non riempiono. Frequentano lo spazio per elettrizzarlo. Sbizzarriscono. Sono lampade. Lampade-feticcio. Pioggia di rombi, tessiture di cristallo sottilissime, ragnatele. Abat-jour leggere. Gocce di metallo prezioso. Al limite dell’indossabile: bijoux. Nomi sonori, onomatopee. Tocchi di suono nello spazio. Accendono per poi spegnere e, ugualmente, esistere. “